Un nuovo luogo di cultura a Lugano
Pubblicato da Marco Del Fedele in Eventi · Martedì 22 Dic 2020 · 1:45
Tags: Musec, biblioteca, Gabriele, Lugano
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Biblioteca Gabriele MUSEC Lugano
"Il MUSEC possiede dal 2006 un Centro di documentazione costituito da una Biblioteca aperta al pubblico e da un Archivio iconografico annesso al Centro di ricerca del Museo.
La biblioteca è di carattere specialistico e offre innanzitutto supporto alle ricerche e agli studi dei ricercatori e dei collaboratori del museo, degli specialisti della materia e degli appassionati del settore.
Il nucleo fondante della biblioteca è costituito dal Fondo librario di Paolo Morigi che è stato acquisito dalla Città di Lugano nel giugno 2006. Nel 2010 il MUSEC si è inoltre dotato di una collezione sull'arte e civiltà della Cina appartenuta a Rudolf Ritsema e donata da Augusto Shantena Sabbadini. Ad oggi, il patrimonio della biblioteca ammonta a oltre 20'000 volumi d'arte etnica, d'antropologia dell'arte e d'antropologia culturale, che sono costantemente accresciuti attraverso piani d'incremento di carattere tematico. Il museo possiede inoltre numerose riviste di settore, nonché l'intero sistema dei cataloghi d'arte tribale pubblicati dalle principali case d'asta del mondo. La biblioteca opera regolarmente scambi librari con numerosi altri musei antropologici, sia al fine di presentare al pubblico internazionale le attività e le pubblicazioni del museo, sia allo scopo d'incrementare in modo qualitativamente significativo il proprio patrimonio bibliografico. Essa è associata al Sistema bibliotecario ticinese (Sbt), attraverso la cui piattaforma informatica è possibile consultarne online il catalogo. La consultazione è aperti al pubblico su appuntamento. Il personale scientifico del museo può offrire al pubblico anche un servizio gratuito di consulenza documentaria sui principali temi di sua competenza." tratto da musec.ch
La nuova biblioteca Gabriele si inserisce nel patio di accesso della villa. Il nuovo volume integra il porticato esistente e il piccolo spazio esterno antistante, e con il proprio "occhio" si pone in relazione diretta con l'edificio museale antistante.